Abbiamo toccato ‘il
foglio’ ed eccoci pronti per andare a toccare…
L’EMOZIONE
DI ‘ESSERE ATTESI'…
L’EMOZIONE
DI ‘VENIRE AL MONDO’…
Ci
sono stati molti preparativi pratici ed emozionali. C’è stato un momento in cui
i nostri genitori hanno saputo, o hanno sentito, la mamma in particolare, che
saremmo nati. Chissà che batticuore quando lo avrà detto al papà… al babbo.
Il
concepimento con l’evoluzione della gravidanza è divenuto certo, sarà maschio…
femmina…? Segue un lungo periodo di circa nove mesi che accende l’immaginazione
di genitori, parenti e amici, in modo che tutti si preparano all’evento; poi
con un pianto poderoso, ci si fa proprio sentire! Usciamo dal grembo materno e
avviene il nostro INIZIO nel mondo, un punto INIZIATICO, dove arriviamo con il
nostro corpo ben visibile, tenero… e con tutto il nostro mistero. E attorno a
noi succede…. Noi non possiamo ricordare questi momenti. Altri avranno
raccontato i preparativi, la grande emozione da parte dei genitori e di chi era
presente all’evento della nascita… Il rovello per la scelta del nostro NOME!
Ma…
Ciascuno
vedrà da dove vuole cominciare; il tema è molto emozionante e ricco.
Qui
lasciamo parlare due genitori che assieme scrivono una lettera alla loro figlia
appena nata e intanto raccontano dell’incontro avuto con la piccola, delle
difficoltà, delle gioie…
è una spinta a cercare documenti, biglietti augurali, a contattare chi c'era e non solo i genitori!
Cara Federica,
sei la benvenuta tra noi. Ti abbiamo desiderato, ci siamo abbandonati al
nostro amore, ed ora sei qui tra le nostre braccia. Come sei delicata! Dobbiamo
fare un poco l’abitudine a tenerti in braccio. Farti appoggiare la testa, che
sembra tremolare per stare diritta e trovare il baricentro. Hai degli occhi che
sembrano chiari, ma non sempre… dipende
dalla luce.
I piedi e le manine hanno della dita affusolate e dolci. Le tue
unghiette già graffiano però.
Siamo un poco preoccupati per la quantità del latte, ma il pediatra ha
detto che è di ottima qualità. E tu? Sei contenta di essere qui con noi? Quanto
piangi? Si deve capire… è per il pasto magro?
O è per la pipì che brucia la tua pelle delicata? Passiamo tanto tempo a
guardarti, perché sei proprio un capolavoro della natura… E quale cura per farti il
bagnetto: “prendila così, no colà… attenta hai le mani insaponate, ti scivola
nell’acqua…”
Ti prendiamo fuori
dal bagnetto, ti mettiamo l’accappatoio e ti asciughiamo bene, chi ti tiene le
spalle, chi ti passa la pomatina nella parti delicate, e poi… una bella
infarinata di talco!”
La nostra
signorina è profumata e pronta… per essere riempita di tanti baci …
e per venire a
spasso con noi. Mamma e Babbo
agosto 1971
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